Luogo
di grande impatto e di vibrante magia, allo stesso
tempo estremamente romantico, e soprattutto unico
al mondo per suggestione del paesaggio e per i famosi
tramonti che infiammano la caldera,
Santorini è il risultato della
più grande esplosione vulcanica mai vista,
ed avvenuta nel 1625 a.C.
Isola
misteriosa, dal forte fascino e dalla grande atmosfera,
Santorini è uno spettacolo
della natura, assolutamente da vedere almeno una volta
nella vita. Un
tempo di forma circolare - e dominata da un vulcano
alto quasi tremila metri - l'isola prendeva nell'antichità
il nome di Stronghyle (la rotonda). In seguito divenne
Kallisti (la più bella) ed infine i veneziani
la chiamarono Santa Irene.
Secondo
alcuni studiosi era proprio Santorini
il famoso continente perduto di Atlantide, mito di
cui parla Platone. Oggi l'isola ha forma di mezzaluna
ed il lato occidentale è costituito da una
spettacolare e scenografica
falesia, alta 120 metri e a strapiombo sul mare: la
cosiddetta caldera dal surreale paesaggio
lunare, in pratica la corona lavica esterna del vulcano
che corre lungo tutta la falce di luna rimasta. La
stessa Thira (o Fira)
- capoluogo dell'isola - si distende vertiginosamente
lungo il bordo del cratere,
con le sue case di un bianco che abbaglia.
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Ia
(o Oia) è
affascinante e raffinato villaggio sull'estrema punta
nord-occidentale dell'isola, con vista unica sul vulcano
ed un tramonto unico al mondo. Ia
presenta caratteristiche case trogloditiche
a volta, in tinte ocra e blu, e distribuite su terrazze
ricavate nella lava. Inoltre gallerie d’arte
e negozi di ceramica. Le cupole blu cobalto delle
sue chiese ortodosse, oltre a rappresentare la volta
celeste, sono ormai parte dell'immaginario collettivo
e sono divenute il simbolo iconografico dell'intero
Egeo.
Il
lato orientale di Santorini digrada
invece dolcemente verso il mare, e su questo versante
coltivato a vigneti si trovano alcune spiagge di sabbia
nera di origine vulcanica, e relative località
balneari - quelle di Kamari
e Perissa le più celebri.
Ad Akrotiri, nella parte sud, nel
1967 scavi simili a quelli di Pompei
portarono alla luce i resti di una evoluta città
minoica risalente a 3500 anni fa.
Proprio
d urante un soggiorno
a Santorini Jean Paul Sartre scrisse
"Le mosche". L’isola, non a caso la
più conosciuta della Grecia insieme a Mykonos,
è destinazione oltremodo turistica, di conseguenza
non esattamente economica.
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